Solitamente e anche se fate ricerche sul web la storia del Mali viene narrata (con tutti i suoi limiti) dalla nascita dell'Impero del Mali con Sundjata Keita e per quanto concerne tutta la storia precedente (la storia dell'Africa ancestrale....la storia di milioni di anni.....) si accenna a questo misterioso Impero del Ghana di cui - si dice non sappiamo granché.
Qui di seguito diamo - attraverso qualche immagine - cenni sulle numerose notizie di questo Impero che è stato uno dei più grandi e ricchi Imperi della storia africana regolato in base alla cultura, spiritualità e dunque organizzazione politio-amministrativa ed economica africana.
Le didascalie delle immagini sono in francese e dunque mettiamo qui la traduzione a partire da quella relativa al testo ( o meglio ai testi) di un grande studioso africano (senegalese) che ci illustra la grande ricchezza in tutti i sensi di questo Impero ma che ha anche messo in evidenza sopratutto quella che è stata la prima grande invasione e colonizzazione con il suo corollario di schiavismo e tratta per il popolo africano fino allora lontano e del tutto estraneo a questa cultura. Con l'invasione e colonizzazione degli Almoravidi arabo-musulmani inizia il periodo "buio" per l'Africa.
Lasciamo parlare Tidiane N'Diaje:
"Numerosi commercianti, cavalieri e diplomatici, venuti dal mondo arabo-spagnolo di Siviglia o di Toledo, furono abbagliati dalle meraviglie del palazzo di Koumbi Saleh, la capitale dell’Impero del Ghana. Infatti due grandi regni hanno a lungo coabitato in Africa dell’ovest il Ghana e l’Aoudaghost. Il primo era diretto da un Re nero il secondo da un sovrano di una tribù berbera degli Sanhajas. In seguito la città berbera di Aoudaghost ed il regno di Gao saranno annessi dal sovrano ghaneiano che estenderà in tal modo il suo Impero dall’Atlantico al Niger.
Il Ghana fu fondato dalle etnie soninké e sarakolé ed era molto ricco e ben organizzato grazie all’oro estratto dalle miniere di Galam, Bambouck e Bouré. In Ghana come in altri numerosi Imperi africani, l’unità dei popoli era spesso cementata da fattori economici, psicologici o culturali ma raramente etnici. I Ganiani erano musulmani per la gran parte benché ii loro sovrani ed i dignitari di Corte fossero animisti.
Ed è da sottolineare che nè i griots africani e né gli storici arabi hanno mai segnalato una qualsiasi tensione sociale o politica derivante dalla presenza di questa dicotomia religiosa. Il sovrano naturalmente tollerante, autorizzerà i musulmani a costruire la loro propria città (Koumbi Saleh) con tutte le Moschee che desideravano. Se ne conteranno una dozzina in tutto
Venuti dal mondo arabo e dall’Africa del Nord dei viaggiatori su cammello commerciavano sin dal VII secolo con l’Impero, scambiando del sale, dei pagne di cotone e delle armi con della polvere d’oro."